Il Codice Arundel 404

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Il Codice Arundel 404, noto anche come Liber de Infantia Salvatoris (Libro dell’infanzia del Salvatore) o Natività di Maria e di Gesùè un vangelo apocrifo scritto in latino verso il XIV secolo. Costituisce una variante del Protovangelo di Giacomo (II secolo). Il codice è conservato presso il British Museum.

Descrive la nascita miracolosa di Maria; la sua infanzia al tempio di Gerusalemme; il matrimonio miracoloso con Giuseppe; la nascita diGesù.

Non va confuso con un altro testo apocrifo, il Libro sulla natività di Maria.

IL CODICE DI ARUNDEL
I genitori di Maria
A1 – Nella terra di Gerusalemme ci fu un uomo molto ricco, di nome Gioacchino, della tribù di
Giuda, della stirpe di Davide.
Costui temeva il Signore con semplicità e pascolava le sue pecore.
Di altro non ci curava, se non di amministrare il frutto dei suoi greggi nel timore di Dio.
Nel timore di Dio e nella dottrina, i suoi doni li offriva doppi, dicendo in cuor suo: “Quanto per
me è abbondante lo si deve dare a tutta la plebe della terra.
Ciò che vi è di più grande e di meglio tra le primizie della mia abbondanza costituirà una
oblazione al Signore.
Anzi tutto affinché il Signore mi sia propizio”. Continua a leggere

Vangelo dello pseudo-Matteo

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Il Vangelo dello pseudo-Matteo, così chiamato per distinguerlo dall’omoepigrafo canonico Vangelo secondo Matteo, è uno dei vangeli apocrifi, scritto in latino e databile VIII-IX secolo. Viene chiamato anche Vangelo dell’infanzia di Matteo o con la dicitura medievale Libro sulla nascita della Beata Vergine e sull’infanzia del Salvatore, che ne descrive il contenuto.

 

VANGELO DELLO PSEUDO-MATTEO

[1, 1] I genitori di Maria. In quei giorni c’era a Gerusalemme un uomo di nome Gioacchino, della tribù di Giuda. Pascolava le sue pecore e temeva il Signore con semplicità e bontà. All’infuori dei suoi greggi non aveva altra preoccupazione; da essi nutriva tutti i timorati di Dio, e offriva il doppio a coloro che lo servivano faticando nella dottrina. Degli agnelli, delle pecore, della lana e di tutte le altre cose che possedeva, egli faceva tre parti: una parte la dava agli orfani, alle vedove, ai pellegrini e ai poveri; la seconda parte la dava alle persone consacrate al culto di Dio; la terza parte la riservava per sé e per casa sua.

[2] Mentre egli così agiva, il Signore gli moltiplicava i greggi, sicché nel popolo d’Israele non c’era uomo come lui. Aveva iniziato a comportarsi così dall’età di quindici anni. A vent’anni, prese in moglie Anna, figlia di Achar della sua tribù, cioè della tribù di Giuda, della stirpe di Davide. Ma pur avendo convissuto con lei per vent’anni, da lei non ebbe figli, né figlie.
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Vangelo dell’infanzia di Tommaso

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Il Vangelo dell’infanzia di Tommaso, chiamato anche Vangelo dello pseudo-Tommaso, è uno dei Vangeli apocrifi, scritto in greco e databile alla seconda metà del II secolo. Non va confuso con il Vangelo di Tommaso (chiamato anche Quinto Vangelo o Vangelo di Didimo Thoma), opera anch’essa apocrifa, prodotta nel IV secolo in ambiente gnostico.

L’opera consiste in una raccolta di miracoli compiuti da Gesù tra i 5 e i 12 anni di vita, con l’implicito intento di fornire indicazioni sulla sua infanzia altrimenti taciute dai 4 vangeli canonici. Ne emerge il ritratto di un Gesù bambino capriccioso e vendicativo, particolarmente incline a fare un uso tutto personale e spesso ‘egoista’ dei propri poteri taumaturgici.

Al pari degli altri Apocrifi, generalmente non è accolto dagli studiosi come fidato testimone del Gesù storico,[1] anche per il genere letterario favolisticoleggendario che contraddistingue la narrazione.[2] Nonostante la non-ufficialità che caratterizzò questo vangelo nella Chiesa dei primi secoli, qualche elemento secondario è stato accolto a livello artistico nella tradizione cristiana successiva.

Il Vangelo di Tommaso ha avuto una discreta eco all’interno della tradizione islamica. L’episodio di Gesù che crea i passerotti (c. 2) compare anche nel Corano (3:49; 5:110).

Vangelo dell’infanzia di Tommaso

(Recensione greca “A”)

[1, 1] Io, Tomaso israelita, ho ritenuto necessario fare conoscere a tutti i fratelli venuti dal gentilesimo i fatti dell’infanzia e le gesta del Signore nostro Gesù compiute in questa nostra regione ove è nato. Il principio è come segue.

[2, 1] Gesù e i passeri. All’età di cinque anni questo ragazzo stava giocando sul greto di un torrente: raccoglieva in fosse le acque che scorrevano e subito le rendeva limpide comandandole con la sola sua parola. Impastando argilla molle, fece dodici passeri. Quando fece questo era un giorno di sabato. C’erano pure tanti ragazzi che giocavano con lui.

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Protovangelo di Giacomo

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Protovangelo di Giacomo
Giotto - Scrovegni - -17- - Nativity, Birth of Jesus.jpg
Giotto, la Natività di Gesù della Cappella degli Scrovegni. La presenza del bue e dell’asinello è testimoniata dal Protovangelo di Giacomo (18).[1]
Datazione 140-170
Attribuzione Giacomo il Giusto
Fonti Vangeli di Matteo e Luca, Septuaginta, tradizioni extracanoniche
Manoscritti Papiro Bodmer V (III secolo)
Tema nascita, educazione, verginità di Maria e nascita di Gesù

Il Protovangelo di Giacomo – noto anche come Vangelo dell’Infanzia di Giacomo o come Vangelo di Giacomo – è un vangelo in lingua greca composto probabilmente verso il 140-170. Espande i racconti dell’infanzia di Gesù contenuti nel Vangelo secondo Matteo e nel Vangelo secondo Luca, fino a presentare un’esposizione della nascita e dell’educazione di Maria, per poi rielaborare le narrazioni canoniche sulla natività di Gesù. Si tratta del più antico testo cristiano che sostenga la verginità di Maria non solo prima, ma durante e dopo la nascita di Gesù.[2]

È uno dei vangeli apocrifi (non è cioè incluso in alcun canone biblico). Tuttavia la tradizione cristiana ha accettato alcune delle informazioni in esso contenute, in particolare relativamente alla vita di Maria e dei suoi genitori Anna e Gioacchino.

Deve il nome “protovangelo” all’umanista francese Guillaume Postel nel XVI secolo ed è relativo all’antecedenza cronologica degli eventi in esso narrati rispetto al materiale contenuto nei quattro vangeli canonici.[3]

PROTOVANGELO DI GIACOMO

Natività di Maria santa genitrice di Dio e gloriosissima madre di Gesù Cristo.

[1, 1] Secondo le storie delle dodici tribù di Israele c’era un certo Gioacchino, uomo estremamente ricco. Le sue offerte le faceva doppie, dicendo: “Quanto per me è superfluo, sarà per tutto il popolo, e quanto è dovuto per la remissione dei miei peccati, sarà per il Signore, quale espiazione in mio favore”. [2] Giunse il gran giorno del Signore e i figli di Israele offrivano le loro offerte. Davanti a lui si presentò Ruben, affermando: “Non tocca a te offrire per primo le tue offerte, poiché in Israele non hai avuto alcuna discendenza”. [3] Gioacchino ne restò fortemente rattristato e andò ai registri delle dodici tribù del popolo, dicendo: “Voglio consultare i registri delle dodici tribù di Israele per vedere se sono io solo che non ho avuto posterità in Israele”. Cercò, e trovò che, in Israele, tutti i giusti avevano avuto posterità. Si ricordò allora del patriarca Abramo al quale, nell’ultimo suo giorno, Dio aveva dato un figlio, Isacco.[4] Gioacchino ne restò assai rattristato e non si fece più vedere da sua moglie. Si ritirò nel deserto, vi piantò la tenda e digiunò quaranta giorni e quaranta notti, dicendo tra sè: “Non scenderò nè‚ per cibo, nè‚ per bevanda, fino a quando il Signore non mi abbia visitato: la mia preghiera sarà per me cibo e bevanda”.

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Vangeli apocrifi

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I vangeli apocrifi sono un eterogeneo gruppo di testi a carattere religioso che si riferiscono alla figura di Gesù Cristo e che, nel tempo, sono stati esclusi dal canone della Bibbia cristiano. Fanno parte della cosiddetta “letteratura apocrifa”, un fenomeno religioso e letterario rilevante del periodo patristico. Sovente dotati dell’attribuzione pseudoepigrafa di qualche apostolo o discepolo, i vangeli apocrifi furono esclusi dalla pubblica lettura liturgica in quanto ritenuti portatori di tradizioni misteriose o esoteriche, e quindi in contraddizione con l’ortodossia cristiana. Il termine “apocrifo” (“da nascondere”, “riservato a pochi”) è stato coniato dalle prime comunità cristiane.

I Vangeli apocrifi di cui si ha notizia, o frammenti, sono i seguenti (divisi per tipologia – sempre da wikipedia):

Vangeli dell’infanzia

I vangeli dell’infanzia illustrano i dettagli relativi alla vita pre-ministeriale di Gesù, soprattutto la sua infanzia, altrimenti ignoti in quanto taciuti dai vangeli canonici. Presentano un carattere abbondantemente e gratuitamente miracolistico che sfocia spesso nel magico-fiabesco, in netto contrasto con la sobrietà dei 4 vangeli canonici. Sono caratterizzati inoltre da un’assente o imprecisa conoscenza degli usi e costumi giudaici o da altre imprecisioni di natura storica o geografica che ne inficiano il valore storico degli eventi narrati.

Nessuna di tali opere compare in qualche manoscritto biblico o in antichi elenchi dei testi canonici ritenuti ispirati.

Vangeli apocrifi dell’infanzia
Titolo Attribuzione pseudoepigrafica Lingua Data Contenuto Note
Protovangelo di Giacomo o Vangelo dell’Infanzia di Giacomo o Vangelo di Giacomo Giacomo apostolo e primo vescovo di Gerusalemme greco metà del II secolo nascita miracolosa di Maria; sua infanzia al tempio di Gerusalemme; matrimonio miracoloso con Giuseppe; nascita di Gesù esalta la natura verginale di Maria; presenta accenni gnostici
Codice Arundel 404 (Liber de Infantia Salvatoris) latino XIV secolo Nascita miracolosa di Maria; sua infanzia al tempio di Gerusalemme; matrimonio miracoloso con Giuseppe; nascita di Gesù Variante tarda del Protovangelo di Giacomo
Vangelo dell’infanzia di Tommaso o Vangelo dello pseudo-Tommaso Tommaso apostolo greco metà del II secolo vari miracoli compiuti da Gesù tra i 5 e 12 anni presenta accenni gnostici
Vangelo dello pseudo-Matteo o Vangelo dell’infanzia di Matteo Matteo apostolo ed evangelista, tradotto da Girolamo latino VIII-IX secolo nascita miracolosa di Maria; sua infanzia al tempio di Gerusalemme; matrimonio miracoloso con Giuseppe; nascita di Gesù; fuga in Egitto; vari miracoli compiuti da Gesù tra i 5 e 12 anni rielaborazione del materiale presente nel Protovangelo di Giacomo e nel Vangelo dell’infanzia di Tommaso con l’apporto originale relativo alla fuga in Egitto
Vangelo arabo dell’infanzia Caifa, sommo sacerdote arabo e siriaco VIII-IX secolo (?) nascita di Gesù; fuga in Egitto; vari miracoli compiuti da Gesù tra i 5 e 12 anni rielaborazione del materiale presente nel Protovangelo di Giacomo, nel Vangelo dello pseudo-Matteo e nel Vangelo dell’infanzia di Tommaso. Presenta elementi magici tipici delle fiabe popolari
Vangelo armeno dell’infanzia armeno redazione definitiva XIX secolo su materiale precedente nascita miracolosa di Maria; sua infanzia al tempio di Gerusalemme; matrimonio miracoloso con Giuseppe; nascita di Gesù; fuga in Egitto; vari miracoli compiuti da Gesù tra i 5 e 12 anni rielaborazione del materiale presente nel Protovangelo di Giacomo, nel Vangelo dello pseudo-Matteo, nel Vangelo dell’infanzia di Tommaso e nel Vangelo arabo dell’infanzia. Presenta accenni monofisiti
Libro sulla natività di Maria tradotto da Girolamo latino VIII-IX nascita miracolosa di Maria; sua infanzia al tempio di Gerusalemme; matrimonio miracoloso con Giuseppe; nascita di Gesù rielaborazione riassuntiva dei primi 11 cc. del Vangelo dello pseudo-Matteo
Storia di Giuseppe il falegname pervenutoci in copto e arabo V-IX secolo (?) matrimonio di Giuseppe e Maria; nascita di Gesù; descrizione dettagliata della morte di Giuseppe nella prima parte è una rielaborazione del materiale presente nel Protovangelo di Giacomo e nel Vangelo dell’infanzia di Tommaso, la parte relativa alla morte di Giuseppe è originale

Vangeli giudeo-cristiani

I 3 vangeli detti giudeo-cristiani, in uso tra i cristiani dei primi secoli rimasti legati alla tradizione religiosa giudaica, sono andati perduti. Ci è giunta traccia di essi solo attraverso testimonianze indirette e occasionali fornite da alcuni Padri della Chiesa. Verosimilmente si trattava di tre diciture diverse di un unico testo derivato dal Vangelo di Matteo.

Vangeli giudeo-cristiani
Titolo Autore Lingua Data Contenuto Note
Vangelo degli Ebioniti Ebioniti aramaico? II secolo forse era una forma variata del Vangelo di Matteo privata della parte iniziale (nascita verginale di Gesù) perduto, noto solo da accenni di alcuni Padri della Chiesa
Vangelo dei Nazarei (o Nazareni o Nazorei) Nazarei aramaico? II secolo forse era una forma variata del Vangelo di Matteo privata della parte iniziale (nascita verginale di Gesù) perduto, noto solo da accenni di alcuni Padri della Chiesa
Vangelo degli Ebrei Giudeo-Cristiani in Egitto aramaico? II secolo forse era una forma variata del Vangelo di Matteo privata della parte iniziale (nascita verginale di Gesù) perduto, noto solo da accenni di alcuni Padri della Chiesa

Vangeli gnostici

Le diverse correnti gnostiche dei primi secoli del Cristianesimo (II-IV) hanno prodotto diversi testi relativi alla vita e al ministero di Gesù. Nel 1945 a Nag Hammadi sono stati ritrovati molti di questi testi.

I vangeli gnostici non fanno parte del canone biblico di alcuna delle maggiori confessioni cristiane. Anche la storicità delle informazioni in esse contenute è generalmente rigettata per due principali ragioni:

  • l’epoca tarda: quasi la totalità di questi testi è stata composta verso la metà del II secolo, o in secoli successivi,[45] quando i testimoni diretti della vita e della predicazione di Gesù erano da tempo scomparsi. Al contrario la composizione dei vangeli canonici risale al I secolo, quando la testimonianza dei discepoli e degli evangelisti in particolare avrebbe potuto essere ancora viva.
  • la natura ‘segreta’ (esoterica) di alcune rivelazioni.

Tuttavia un vangelo gnostico ha suscitato particolare interesse negli studiosi[46]: il Vangelo di Tommaso, costituito da 114 detti attribuiti a Gesù. La struttura della raccolta sembra richiamare quella dell’ipotetica fonte utilizzata per la composizione dei vangeli sinottici[46]. I membri del Jesus Seminar sostengono che il Vangelo di Tommaso potrebbe contenere più materiale originale del Vangelo secondo Giovanni.

Vangeli gnostici
Titolo Attribuzione Lingua Data Contenuto Note
Apocrifo di Giovanni o Libro di Giovanni Evangelista o Libro segreto di Giovanni o Rivelazione segreta di Giovanni Giovanni, apostolo ed evangelista copto II secolo entro il 185 Rivelazione segreta di Gesù risorto all’evangelista Giovanni, descrivente creazione, caduta, redenzione dell’umanità. Elementi gnostici: tripartizione degli uomini (terreni, psichici, spirituali); creazione del demiurgo; 7 eoni; dicotomia luce/oscurità; divinità intrappolata nell’uomo mortale Gnostico. Citato da Ireneo, ritenuto perduto fino al ritrovamento di 3 distinte versioni tra i Codici di Nag Hammâdi
Dialogo del Salvatore o Dialogo del Redentore copto II secolo Dialogo tra il Salvatore (Gesù) e alcuni discepoli nel quale espone la cosmologia gnostica, con qualche accenno antifemminista Gnostico. Ritenuto perduto fino al suo ritrovamento tra i Codici di Nag Hammâdi
Libro segreto di Giacomo o Apocrifo di Giacomo Giacomo apostolo copto II secolo Rivelazione segreta di Gesù risorto a Giacomo Gnostico. Ritenuto perduto fino al suo ritrovamento tra i Codici di Nag Hammâdi
Libro di Tommaso (il Contendente o l’Atleta) Giuda Tommaso, apostolo copto prima metà del III secolo Rivelazione segreta di Gesù risorto a Tommaso Gnostico. Ritenuto perduto fino al suo ritrovamento tra i Codici di Nag Hammâdi
Pistis Sophia o Libro del Salvatore ‘noi’ discepoli copto seconda metà del III secolo (o II secolo?) Rivelazione segreta di Gesù risorto ai discepoli e esaltazione del ruolo di Maria Maddalena, quale incarnazione diSophia Gnostico. Perduto per secoli, studiato dal 1795 grazie al manoscritto Askew, ritrovate varianti tra i Codici di Nag Hammâdi
Vangelo di Apelle Apelle (II secolo), gnostico metà II secolo Citato da alcuni padri, verosimilmente da identificare con l’opera Parole di Apelle o Ragionamenti di Apelle dello gnostico Apelle (II secolo)
Vangelo di Bardesane Bardesane (II-III secolo), gnostico siriaco Perduto, citato da alcuni padri. Forse va identificato col canonico Vangelo di Giovanni (integrale o modificato) o col Diatesseron di Taziano
Vangelo di Basilide Basilide (II secolo), gnostico Perduto, pervenuteci citazioni patristiche
Vangelo copto degli Egiziani o Santo libro del grande Spirito invisibile copto III-IV secolo Gesù incarnazione di Set per liberare le anime divine dalla prigionia della carne Gnostico. Ritenuto perduto fino al suo ritrovamento tra i Codici di Nag Hammâdi
Vangelo greco degli Egiziani greco Inizi del II secolo in Egitto Dialogo di Gesù risorto presso il sepolcro con la discepola Salomè. Ascetismo sessuale gnosticoencratita Gnostico. Perduto, pervenuteci citazioni patristiche
Vangelo di Eva II-III secolo (?) Eva cerca di apprendere la conoscenza, dunque la salvezza, mangiando il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. Esaltazione del coito interrotto e ingoiare sperma come atto religioso Gnostico. Perduto, pervenuteci citazioni patristiche, forse coincide col Vangelo della Perfezione
Vangelo secondo Filippo Filippo, apostolo copto, probabilmente da un prototesto greco perduto metà-fine II secolo Vari detti di Gesù, molti sui sacramenti. Cristo e Maria Maddalena consorti, ma in senso spirituale: sono incarnazioni rispettivamente degli eoni (=emanazioni di Dio) Cristo e Sophia, che hanno generato dall’eternità tutti gli angeli Gnostico. Perduto, non menzionato da Padri della Chiesa, ritrovato tra i Codici di Nag Hammâdi
Vangelo di Giuda Giuda Iscariota, apostolo traditore copto, forse da un prototesto greco perduto metà del II secolo, prima del 180 Gesù stesso chiese a Giuda di tradirlo. Descrive la cosmologia gnostica Gnostico. Perduto, pervenuteci citazioni patristiche, ritrovato a al-Minya (Egitto) nel 1978
Vangelo di Maria o Vangelo di Maria Maddalena copto, da un prototesto greco perduto metà del II secolo Esalta il ruolo della discepola Maria Maddalena. Gnostico. Perduto, pervenuteci citazioni patristiche, ritrovati frammenti in greco e copto
Vangelo di Mattia o Tradizioni di Mattia Mattia, apostolo sostituto di Giuda Iscariota greco metà del II secolo Rivelazione segreta di Gesù a Mattia Gnostico, usato da Basilide (II secolo). Perduto, pervenuteci citazioni patristiche
Vangelo della Perfezione Gnostico. Perduto, pervenuteci citazioni patristiche, forse coincide col Vangelo di Eva
Vangelo dei Quattro Reami Celesti Gnostico. Perduto, pervenuteci citazioni patristiche
Vangelo del Salvatore o Vangelo di Berlino copto, da un prototesto greco perduto II-III secolo Dialogo tra il Salvatore (Gesù) e i suoi discepoli Gnostico. Conservato nel frammentario papiro Berolinensis 22220 databile al VI secolo, studiato dal 1999
Sapienza di Gesù Cristo o Sofia di Gesù Cristo copto II-III secolo Dialogo tra Gesù risorto e alcuni suoi discepoli Gnostico. Perduto, ritrovato tra i Codici di Nag Hammâdi
Vangelo di Tommaso, o Vangelo di Didimo Thoma o Quinto Vangelo Tommaso, apostolo copto, forse da un prototesto greco perduto II secolo Raccolta di detti di Gesù, probabilmente simile ai Loghia Perduto, ritrovato tra i Codici di Nag Hammâdi
Vangelo della Verità copto, da un prototesto greco perduto metà del II secolo Dissertazione su alcuni punti fondamentali dello gnosticismo Gnostico. Perduto, pervenuteci citazioni patristiche (Ireneo lo attribuisce a Valentino), ritrovato tra i Codici di Nag Hammâdi

Vangeli della passione

Vangeli apocrifi della passione
Titolo Attribuzione pseudoepigrafa Lingua Data Contenuto Note
Vangelo di Gamaliele Gamaliele, stimato maestro ebreo copto, forse rielaborante materiale greco precedente IV secolo Descrive gli eventi della domenica di Pasqua successivi alla risurrezione di Gesù ed esalta la figura di Pilato e sua moglie Procla Origina l’esaltazione cristiana di Pilato e sua moglie Procla, considerati santi dalle chiese greco-ortodossa e copta
Vangelo di Nicodemo Nicodemo, discepolo di Gesù greco II secolo Descrive la passione di Gesù, discolpando Pilato
Vangelo di Pietro Pietro, apostolo greco metà del II secolo Descrive la passione di Gesù, discolpando Pilato Già perduto, conosciuto in accenni patristici; un lungo frammento fu trovato nel 1887 ad Akhmim (Egitto)
Dichiarazione di Giuseppe di Arimatea Giuseppe di Arimatea, discepolo greco prima del XII secolo Descrive la passione di Gesù soffermandosi sui due ‘ladroni’ Dema e Gesta

Altri vangeli apocrifi

Altri vangeli apocrifi
Titolo Attribuzione pseudoepigrafa Lingua Data Contenuto Note
Interrogatio Johannis o Cena segreta o Libro di Giovanni evangelista Giovanni, apostolo ed evangelista latino XII secolo o immediatamente precedente Rivelazione segreta di Gesù a Giovanni durante l’ultima cena Proveniente dall’eresia medievale bulgara dualista dei Bogomili, affini agli occidentali Catari
Vangelo di Barnaba Barnaba, apostolo spagnolo XIV secolo Descrive Gesù come un uomo (non Dio) precursore di Maometto Origine islamica. Secondo studiosi islamici riprende un testo apostolico precedente
Vangelo di Bartolomeo o Questioni di Bartolomeo Bartolomeo, apostolo greco (con ampliamenti e varianti in latino, paleoslavo, copto) III-V secolo (?) 5 sezioni eterogenee: 1. Gesù risorto racconta a Bartolomeo la sua discesa agli inferi; 2. Maria racconta a Bartolomeo l’annunciazione; 3. Gesù mostra agli apostoli l’abisso (=gli inferi); 4. Gesù evoca Beliar (= il diavolo), esorta Bartolomeo a interrogare il diavolo su varie questioni; 5. Bartolomeo chiede a Gesù chiarimenti circa “il peccato contro lo Spirito Santo”
Vangelo di Taddeo Giuda Taddeo, apostolo greco II secolo Perduto, ritrovato nel 1997 a Tel-al-Faron (Egitto)

Frammenti di vangeli apocrifi

I ritrovamenti archeologici del XX secolo hanno portato alla luce alcuni frammenti di papiro o pergamena contenenti testi di natura evangelica non riconducibili ad alcun vangelo apocrifo o canonico. Data la brevità dei testi e la corruzione del supporto, la datazione è particolarmente difficile sia con metodi filologici che con i normali metodi di datazione archeologici (p.es. carbonio 14). Di seguito sono indicate le datazioni maggiormente condivise, ma a seconda degli studiosi subiscono notevoli variazioni.

Risulta inoltre attualmente impossibile determinare se si trattasse di raccolte di materiale poi confluito nei vangeli canonici (p.es. fonte Q), di brani di vangeli apocrifi noti ma andati perduti, o di brani di vangeli apocrifi del tutto sconosciuti.

Frammenti papiracei
Titolo Lingua Data Ritrovamento Contenuto Note
Papiro di Ossirinco 840 greco IV secolo Ossirinco (Egitto) nel dic. 1905 45 linee recto/verso su pergamena. Riporta una diatriba tra il Salvatore e un fariseo capo sacerdote di nome Levi che lo accusa di presentarsi nel tempio senza le necessarie abluzioni rituali. Gesù risponde che lui e i suoi discepoli sono lavati dalle acque vive provenienti dal Padre La scrittura microscopica e il ridotto formato fanno supporre che facesse parte di un minuscolo libretto portato al collo come amuleto
Papiro di Ossirinco 1224 greco fine III – inizio IV secolo Ossirinco (Egitto) 2 frammenti di papiro entrambi recto/verso, il secondo su 2 colonne, per un totale di 24 linee incomplete e parzialmente leggibili Dal Vangelo di Pietro?
Papiro Egerton 2 greco 50-100 Egitto 1934 5 frammenti recto/verso contenenti 4 pericopi: 1. Una disputa tra Gesù e gli uomini della legge, che cercano invano di lapidarlo; 2. Una guarigione di un lebbroso; 3. Una disputa circa la legittimità del pagamento delle tasse; 4. Un miracolo (indefinito) di Gesù presso il Giordano Mostra paralleli con brani del Vangelo di Giovanni.
Papiro di Fayyum greco III secolo Fayyum (Egitto) 1886 Breve frammento del dialogo tra Gesù e gli apostoli durante l’ultima cena Redazione abbreviata di Mc14, 26-30 e Mt26, 30-34
Papiro di Berlino greco VI secolo 1923 2 frammenti del dialogo tra Gesù e Natanaele Cf. Gv1, 49
Papiro detto Vangelo della moglie di Gesù lingua copta 741[47] (si pensa copia di uno del II sec.) Germania, collezione privata, 1997 1 frammento recto/verso contenente 8 righe: tra le parole leggibili (quasi tutte sul recto) compare la frase ” Gesù ha detto loro: ‘mia moglie…’ “, da cui il nome del frammento L’esistenza del frammento è stata rivelata al Congresso Internazionale di Studi Copti a Roma il 18 settembre 2012. Tre accademici sostengono che sia autentico ma nessuno ha affermato che possa essere una prova di un matrimonio contratto da Gesù

Vangeli apocrifi perduti o omonimi

Vangeli apocrifi perduti o omonimi
Titolo Attribuzione Lingua Data Contenuto Note
Predicazione di Pietro o Annuncio (Kerygma) di Pietro pseudoepigrafo di Pietro, apostolo greco II secolo Argomentazioni apologetiche del cristianesimo Perduto, pervenuteci citazioni patristiche
Vangelo di Andrea pseudoepigrafo di Andrea, apostolo Citato da alcuni padri, forse coincide con l’apocrifo Atti di Andrea
Vangelo di Cerinto Cerinto (inizio II secolo), ebionita-gnostico Perduto, pervenute citazioni patristiche. Forse era una rielaborazione del Vangelo di Matteo o del Vangelo di Giovanni, o un rielaborato compendio composito di essi
Vangelo dei Dodici (apostoli) II secolo Perduto, pervenute citazioni patristiche, forse coincide col Vangelo degli Ebioniti
Vangelo di Mani Mani (III secolo), eretico persiano III secolo Perduto, pervenuto un frammento e citazioni patristiche
Vangelo di Marcione Marcione (II secolo), eretico Perduto, pervenute citazioni patristiche. Forse era una rielaborazione del Vangelo di Luca
Vangelo segreto di Marco pseudoepigrafo di Marco evangelista, evangelista greco II secolo? (falso del XX secolo?) I due passi frammentari pervenutici descrivono la risurrezione di un giovane da parte di Gesù e un breve passo riguardante Salomè, entrambi non presenti nel canonico Vangelo di Marco Perduto. Citato in un manoscritto del XVIII secolo (ora misteriosamente perduto e perciò non più direttamente accessibile) che riporterebbe una lettera attribuita a Clemente di Alessandria (circa 150-215), ritrovato nel 1958 nel monastero di Mar Saba presso Gerusalemme e studiato dallo storico della Chiesa Morton Smith. Forse era un ampliamento gnostico del Vangelo di Marco, secondo altri si tratta di un falso storico
Vangelo dei Settanta (discepoli) Perduto, pervenuteci citazioni patristiche, forse coincide col Vangelo di Mani